I gruppi di ricerca del dipartimento sono attivi in molti progetti finanziati a livello nazionale e internazionale:
Il Progetto "Recognition of Good VET practices for refugees” si basa sul precedente progetto “Indicators of Good VET practice for refuges” (GoodVET), finanziato dal programma Erasmus+. In tale progetto le esperienze pratiche degli operatori che si occupano dell’integrazione dei rifugiati sono state aggregate a indicatori di qualità creati ad hoc. I risultati sono confluiti in un manuale, una raccolta di best practices e una piattaforma online di analisi e di autovalutazione dedicata alle istituzioni che si occupano di formazione professionale per rifugiati.
L’attuale progetto mira a completare tale processo fornendo ai valutatori esterni strumenti specifici per poter valutare la qualità dei programmi di formazione professionale dedicati ai rifugiati, sulla base dei risultati del precedente progetto GoodVET. Il concetto di “qualità” verrà declinato in tre differenti prodotti: in primo luogo, un corso di formazione online dedicato ai valutatori per prepararli alle specificità del lavoro con i rifugiati. Poi, un manuale supplementare sul riconoscimento della qualità dei programmi di formazione professionale, con una letteratura per lo strumento online. Infine, un toolbox pratico per l’implementazione delle azioni di riconoscimento e valutazione. Tutti e tre gli strumenti saranno testati e migliorati dai professionisti del settore coinvolti nel progetto, così da garantirne la qualità e l’efficacia. La rilevanza dell’aspetto pratico sarà garantita dallo scambio continuo con i partner associati al progetto.
Il progetto sarà implementato da un team composto da Italia, Spagna, Austria e Germania e avrà una durata di due anni e mezzo. La maggioranza dei partner ha già collaborato nel precedente progetto “GoodVET”. Inoltre, la scelta del partenariato riflette le diverse esperienze di integrazione europee, coinvolgendo paesi destinazione delle principali rotte migratorie. I risultati del progetto saranno pubblicati a livello europeo in inglese e, a livello nazionale, nelle quattro lingue dei partner più il danese. Essi saranno inoltre trasferibili negli altri paesi europei.
Allo stato attuale, il concetto generale di riconoscimento della qualità delle istituzioni educative non è adatto a valutare e definire la specificità dell’approccio all’integrazione dei rifugiati attraverso la formazione professionale. In tal senso, gli outcome del progetto sono innovativi in quanto permetteranno agli enti che valutano la qualità dei programmi educativi di focalizzarsi sulle sfide specifiche dell’integrazione dei rifugiati.
La valutazione e il riconoscimento esterno dell’integrazione tramite la formazione professionale può rendere la qualità specifica delle misure tangibile sia per i rifugiati sia per i futuri datori di lavoro. Oltre alla maggiore partecipazione dei rifugiati nella formazione professionale, tale processo porterà anche ad una maggiore integrazione sociale e a un più facile accesso al mondo del lavoro.
Responsabile: prof. Michele Brunelli
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