Si dice che le ricette siano testi semplici, elementari, pure istruzioni per l’uso che anche un’applicazione informatica potrebbe redigere. Ma basta uno sguardo per accorgersi che non è così. L’analisi semiotica dei testi dei libri di cucina mette in evidenza, piuttosto, la loro complessità, che si fonda sia su una struttura narrativa particolare, sia su una modalità enunciativa variabile. Per non parlare del loro sostrato culturale e antropologico. La lezione proverà a dimostrarlo con esempi concreti, prospettando altresì un metodo di scrittura possibile.
Gianfranco Marrone, saggista e scrittore, lavora sui linguaggi e i discorsi della contemporaneità. È professore ordinario di Semiotica all'Università di Palermo. È Presidente del Circolo semiologico siciliano.